In Eugénie Grandet, nella La comédie humaine narrata da Balzac, trovano spazio le vicende dell’avaro e dispotico Monsieur Grandet e di sua figlia Eugénie, considerata nell’ottica dei provinciali di Saumur come una santa.
Eugénie ha sempre rispettato le decisioni del padre e l’ha sempre amato, nonostante le sue dure imposizioni in materia di risparmio. Tutto sembra però cambiare all’arrivo di Charles, nipote di Monsieur Grandet, un parigino libertino rimasto orfano in seguito al suicidio del padre a causa di debiti. Eugénie inizia a non rispettare le dure regole imposte dal padre: contro il suo volere stipula con Charles un patto di amore eterno e decide di donargli tutti i suoi risparmi per finanziare il suo imminente viaggio nelle Indie.
Questa breve parentesi di felicità nella vita di Eugénie occupa la maggior parte del romanzo, ma nella realtà narrativa dura solo poche settimane. Negli anni successivi Eugénie vive nell’attesa del ritorno dell’amato cugino, che si è però ben presto dimenticato del patto d’amore con lei. Al suo ritorno dalle Indie, Charles comunica infatti alla cugina di avere intenzione di sposare una nobile parigina.
Per Eugénie, umiliata e delusa, non sarà di alcuna consolazione l’immensa ricchezza accumulata negli anni dall’avaro Monsieur Grandet.