La scrittrice di successo è riuscita a riscattare anni di delusioni e ha finalmente ottenuto quello che da giovane ha sempre desiderato, essere ammirata e desiderata dagli altri. Basta, però, l’incontro con Federica, migliore amica ai tempi del liceo, e con sua sorella Livia, la più bella e desiderata ai tempi della scuola, per ripiombare nelle fragilità dell’adolescenza.
Torna indietro, scrittrice, torna alla notte di tenebre della tua giovinezza, è forse racchiuso lì il segreto di tutto?
Il presente e il passato si intrecciano in un racconto sempre più incalzante che ruota attorno alla notte in cui Livia è caduta dal terrazzo, condannando il suo corpo e la sua mente a un’eterna giovinezza. Nel suo confrontarsi con Livia – un confronto a parti inverse rispetto al passato – la scrittrice mette in discussione sé stessa, la sua storia, il suo lavoro, il rapporto con gli uomini e la distanza sempre più incolmabile dalla figlia Anita. Emergono così le paure lasciate in eredità da un’adolescenza imperfetta che l’ha resa un’adulta con il terrore di far ricadere i propri difetti sulla figlia.
La voce narrante interna in prima persona con il suo continuo rivolgersi e ammiccare al lettore contribuisce a dare vita a un romanzo in cui il confine tra realtà e finzione diventa sempre più sfumato, fino quasi a sparire del tutto.